imagealt

Casina Cinese

PALERMO (PA) - VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo

Casina Cinese



PALERMO (PA) - VIALE DUCA DEGLI ABRUZZI

Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Palermo

La “tavola matematica” progettata dall'architetto Marvuglia è un originale meccanismo ligneo a saliscendi della Sala da pranzo sita al piano rialzato, che permette di fare salire e scendere le vivande. Il quadrante centrale della tavola ed i fori laterali potevano scendere fino al seminterrato, venire caricati di vivande e stoviglie, e quindi essere riportati al piano superiore. La tavola da pranzo della Casina Cinese di Palermo, detta “matematica”, costituisce oggi uno dei pochi automi di tale genere rimasti intatti.

Descrizione

Aggiornata nei meccanismi di movimentazione dai suggerimenti di Lèon Dofourny, la tavola da pranzo della Casina Cinese, realizzata nel 1799 dal falegname Rocco Zappulla, Raffaele La Colla e il mastro vetraio Ignazio Figlia, costituisce oggi uno dei pochi automi di tale genere rimasti intatti. Questa tavola da pranzo a saliscendi, è chiamata “tavola matematica” per l’esatto calcolo di dimensionamento dei contrappesi e dello sforzo di funzionamento dell’argano. I meccanismi di sollevamento di questa tavola da pranzo permettevano di garantire l’intimità tra i commensali, eliminando la necessità della presenza di inservienti per servire le portate. Essa consiste di una tavola fissa situata al centro della stanza da pranzo e di parti smontabili e parti mobili. La tavola centrale apparecchiata poteva salire o scendere secondo le necessità con la possibilità di servire diverse portate; i servitori “muti”, mobili, permettevano il recapito di ciò che occorreva a ciascun commensale. In posizione di riposo il tavolo, interamente ligneo, presenta un ampio ripiano ellittico poggiato sul tamburo con paraste, ritagliato al centro in forma di un quadrato e quindi ancora ritagliato, a partire dagli spigoli di questo e fino alla circonferenza, in quattro parti al cui centro, in corrispondenza della mezzeria di ciascun lato del quadrato centrale al quale si accostano, è ancora ritagliato un foro circolare con coperchio mobile.

Approfondimento storico

Le corti europee (soprattutto quella francese) del 1700 vantano la presenza di diversi artefici capaci di ideare a realizzare mobili con congegni meccanici più o meno elaborati, prevalentemente applicati a piccole cassettiere, tavolini e scrivanie, in cui movimenti di parti e slittamento di piani davano luogo a vere trasformazioni di dimensioni e di utilizzo.

Approfondimento tecnico

Il meccanismo muove la tavola quadrata sita al centro del grande tavolo, incanalata su binari di legno che formano, con alcune traverse di irrigidimento a diverse quote, una vera e propria gabbia dove la tavola può scorrere, andando su e giù da un piano all’altro, perfettamente apparecchiata. I quattro settori circolari sono singolarmente e manualmente rimovibili ma costituiscono la parte fissa del tavolo, quella dove siedono i commensali; infine, a ciascuno dei quattro fori circolari con coperchio corrisponde un piatto d’argento fissato su un puntone ligneo verticale trattenuto da un passante alla struttura principale della gabbia e governato da una corda con un contrappeso. Ai quattro binari lignei della struttura, dei veri e propri montanti di sostegno fissati al di sotto del pavimento, si accoppia un sistema di corde e contrappesi di piombo ospitato dentro corsie lignee di scorrimento e collegato alla tavola quadrata; il meccanismo in funzione muove la tavola centrale attraverso un argano la cui azione è calibrata dalle corde munite di lingotti di piombo per contrappeso; la tavola viene apparecchiata con le pietanze e può salire e scendere quante volte si voglia, appoggiandosi, per maggiore comodità degli inservienti, fin sotto la quota del pavimento.I quattro dischi ritagliati nei settori circolari sono i coperchi mobile che nascondono il foro per il passaggio dei servitori “muti”: i coperchi ruotano automaticamente su cerniere quando, tirata la cima libera della corda, i piatti lignei rivestiti d’argento e fissati sulla sommità dei puntoni si avvicinano alla superficie del tavolo fino a comparire sul piano della mensa. L’azione dei servitori “muti” è determinata dalla richiesta dei commensali. Quando i piatti ridiscendono, i coperchi ruotano contemporaneamente sulle cerniere e richiudono il foro rimasto vuoto. I servitori sono governati da meccanismi autonomi azionati manualmente e naturalmente dotati di un meccanismo di bloccaggio automatico, con il tiro di corde per alzare e abbassare i puntoni, anch’essi discendenti oltre la quota del pavimento, in funzione delle richieste dei commensali.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Consistenza fisica completa
  • Stato di conservazione: Buono
  • Copertura mobile: 3G
  • Livello copertura mobile: 10
Restauri

Anno: 1999
Restauro delle Tavola Matematica a spese del FAI. Progettista e direttore dei Lavori arch. Eliana Mauro (Sopr. BB. CC.AA. di Palermo) esecuzione laboratorio di falegnameria Landino (Palermo.

Fonti

La Casina Cinese nel Reggio Parco di Palermo

Autore: Giulia Dav, Eliana Mauro
Collezionista: Palermo CRICD
Data: 2015

“Bagli e Ville”

Autore: Giulia Sommariva
Collezionista: Flaccovio
Data: 2015

Ente gestore

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :Viale Duca degli Abruzzi, 1, 90149
  • Città :90149 - PALERMO