imagealt

Area archeologica e Antiquarium di Solunto

SANTA FLAVIA (PA) - VIA COLLEGGIO ROMANO - LOCALITA' SOLUNTO PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO

Area archeologica e Antiquarium di Solunto



SANTA FLAVIA (PA) - VIA COLLEGGIO ROMANO - LOCALITA' SOLUNTO

PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO
Area archeologica e Antiquarium di Solunto

La “Casa di Arpocrate” situata nell’Insula V lungo la Via Ippodamo da Mileto, trae il suo nome dal recupero di un piccolo gruppo di bronzi, tra i quali spicca una bella statuetta del dio Arpocrate, databile al I sec. d.C., la cui presenza sembra documentare anche a Solunto la diffusione di quei culti egizi divenuti molto popolari nel mondo romano a partire dall’età augustea.

Descrizione

La casa di tipo ellenistico-romano è posta nel centro cittadino; è dunque possibile dedurre che si trattava di una casa di una famiglia appartenente ad una classe socialmente e/o economicamente elevata. Il vano in cui fu rinvenuta la statuetta di Arpocrate insieme ad altri bronzi non figurati, presenta qualche trasformazione e qualche adattamento, forse perché riservata in un secondo tempo a luogo di culto, sia pure di una casa privata. Come le altre residenze di lusso soluntine, l’abitazione, articolata su due livelli, presenta un piccolo peristilio centrale a quattro colonne, con una pavimentazione in cocciopesto ornato da un semplice seminato di tessere bianche, sul quale si aprono sia i vani di rappresentanza che le stanze private (cubicula). Sul lato settentrionale della casa oltre ai tre ambienti contigui, dai quali proviene il deposito di bronzi, si notano una saletta da bagno e una cucina comunicanti. Un ingresso indipendente immetteva su altri ambienti di servizio o più probabilmente botteghe, poste all’estremità nord-occidentale della casa e a quota leggermente superiore.

Approfondimento storico

Arpocrate, (in greco antico: Ἃρποκράτης, -ους, Arpokrátes, in latino: Harpŏcrătēs, -is) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, corrispondente all'antichissimo dio Hor pa khred, ossia Horo il fanciullo, e che identificava il figlio di Iside ed Osiride. Nell’arte figurativa egiziana le immagini di Arpocrate mostrano per lo più il giovane dio come un fanciullo seduto su un fiore di loto o in braccio alla madre Iside o anche eretto, ma sempre col dito sulle labbra, gesto con cui sembra intimare il silenzio. La presenza di Arpocrate a Solunto rientra nel «fenomeno connesso a quel superamento delle barriere etniche e nazionali che fu inaugurato da Alessandro e dai regni ellenistici e più tardi stabilizzato nell'ambito socio-politico dell'Impero di Roma: tale fenomeno interessa la Sicilia in modi e proporzioni particolari». Per quanto riguarda la Sicilia sia quella greca (dove la presenza di Arpocrate è più diffusa) che l'altra fenicio-punica ed elima, la presenza di Arpocrate a Solunto s'inquadra nel contesto generale della presenza culturale egiziana fin da epoca molto remota: è noto infatti come nelle necropoli della Sicilia antica si rinvenga molto materiale d'origine egizia (amuleti, «faïences», vasetti di pasta vitrea, etc.), il che denota uno scambio di prodotti, e quindi di cultura, tra l'Egitto e la Sicilia.

Approfondimento tecnico

L’apparato decorativo delle case soluntine offre un’esemplificazione quasi completa dei sistemi decorativi utilizzati in epoca ellenistico-romana, sia per la diffusione delle pitture parietali che per la tipologia di pavimenti utilizzati. Il pavimento più documentato è l’opus signinum , tecnica con la quale si definivano i battuti in cocciopesto, realizzati con una miscela di calce, sabbia e frantumi di terracotta. Questi pavimenti a Solunto sono in genere associati a stucchi decorativi parietali in I stile del II sec. a.C. e sono decorati con semplici seminati di tessere oppure con decorazioni geometriche organizzate secondo un rigoroso schema compositivo. Di questi ultimi fa parte il pavimento con motivo a rosone centrale della Casa di Arpocrate che mostra un elaborato intreccio prospettico iscritto in un quadrato.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Stato di Rudere
  • Stato di conservazione: Discreto
  • Copertura mobile: 3G
  • Livello copertura mobile: 2

Ente gestore

  • Tipologia ente: PARCO ARCHEOLOGICO
  • Denominazione: PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO
  • Direttore: Targia Domenico
  • Indirizzo: Via Collegio Romano - Località Solunto 90017 SANTA FLAVIA PA
  • Email: parco.archeo.himera@regione.sicilia.it
  • Pec: parcoarcheol.himerasoluntoiato@pec.it
  • Telefono: 091905043

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :Via Collegio Romano, 90017, Solunto
  • Città :90017 - SANTA FLAVIA
  • Orari :Orario Invernale: 09:00 - 17:30 (ultimo ingresso ore 16.30)
    Orario Estivo: 09:00 - 18:30 (ultimo ingresso ore 17.30)

    Domenica e festivi aperto solo la mattina 09:00 - 14:00 (ultimo ingresso ore 13.00)
  • Telefono : 091905043