imagealt

Villa Romana del Casale

PIAZZA ARMERINA (EN) - SP90 PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA

Villa Romana del Casale



PIAZZA ARMERINA (EN) - SP90

PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA
Villa Romana del Casale

https://www.villaromanadelcasale.it/

La Villa con una superficie di quasi 4.000 metri quadrati, grazie alle sue splendide decorazioni musive è uno dei gioielli più preziosi lasciato dalla civiltà romana in Sicilia. E’ probabilmente appartenuta a un esponente dell’aristocrazia senatoria romana, forse un governatore di Roma (Praefectus Urbi); in passato alcuni studiosi sostenevano l’ipotesi di una diretta committenza imperiale. Quattro zone distinte sono state individuate tra i resti della villa: ingresso monumentale, peristilio quadrangolare (con gli ambienti che si raccolgono attorno a esso), terme, peristilio ovoidale e sala triabsidata. I suoi mosaici, che sono in assoluto i più estesi e affascinanti d'epoca romana, furono realizzati da maestranze nordafricane con altissima precisione. Rappresentando scene di vita quotidiana, eroi e divinità, scene di caccia e di giochi, riflettono cultura e ideologia del committente: vittoria dell’uomo sulle passioni e le forze brutte della natura, esaltazione della vita di “otium” tipica della villa; celebrazione di spettacoli e giochi “ludi” dei giorni festivi (la Roma del tempo ne disponeva di ben 175), periodicamente organizzati a spese dei magistrati della città (consoli, questori, pretori) sotto il controllo del prefetto urbano.

Descrizione

La Villa del Casale, edificata nel IV secolo d.C. su una precedente del I-III secolo, con le sue quasi 50 stanze, si adagia su un leggero pendio, ai piedi del monte Mangone, e si articola su tre grandi livelli, che ricalcano la natura del terreno: a partire dall’ingresso monumentale e dalle terme, poste più in basso, si sale di un livello al peristilio quadrangolare (giardino circondato da portico colonnato), fino a salire ancora all'ambulacro meglio conosciuto come Corridoio della Grande Caccia, da cui, salendo alcuni gradini, si giunge alla Basilica. L’articolazione varia e complessa della villa non impedisce di individuare quattro nuclei principali: l'ingresso monumentale con cortile porticato (1); il corpo centrale della villa, costruito intorno al peristilio con giardino (2); il complesso termale composto da palestra, frigidario, tepidario e tre calidari, con forni esterni ancora ben riconoscibili (3); un corpo separato costituito da una grande sala tricliniare triabsidata preceduta da un cortile colonnato ovoidale, orientati secondo gli assi cardinali (4). La disposizione a ventaglio dei corpi di fabbrica - in cui spicca la sequenza peristilio-ambulacro-basilica, che generalmente connotava i palazzi imperiali – e la pianta improntata ad un principio di pluriassialità possono essere collegate sia alle caratteristiche dell’architettura tardo antica sia alle esigenze del terreno. L’impianto non è finalizzato alla fruizione del paesaggio, ma è la stessa villa, nel suo interno, con la libera articola-zione degli spazi architettonici e il suo ricchissimo programma decorativo affidato principalmente ai mosaici, ad attirare l’attenzione e a configurarsi come paesaggio artificiale. La decorazione musiva, per cui la villa è famosa, è perciò strettamente legata alle strutture architettoniche e funzionale a queste. L’esecuzione dei mosaici è attribuita a maestranze nordafricane di cui apprezziamo la grande tecnica attraverso il realismo dei soggetti e dei colori che ammiriamo grazie all’ottimo stato di conservazione; le scene sono tratte dai testi di Omero, dalla mitologia e rappresentano anche immagini di vita quotidiana, pubblica o domestica. Le raffigurazione musive affrontano un numero amplissimo di temi del tutto consoni alla cultura e alla vita dell’epoca e mirati ad esaltare il dominus e la sua famiglia attraverso la rappresentazione di episodi fortemente simbolici, ma anche allegorici o più semplicemente descrittivi, che comunque sempre alludono in chiave celebrativa al committente. I soggetti raffigurati rimandano alla cultura del proprietario, l’intelletuale “philosophus” e sono finalizzati al diletto suo e degli ospiti.

Approfondimento storico

La principale ricchezza della Villa del Casale risiede ancora oggi nel suo magnifico apparato decorativo; in particolare i mosaici, che adornano ancora quasi tutte le sale, rappresentano una notevolissima rassegna di iconografie tipiche della fine del III e prima metà del IV secolo d.C. Settis propone una sua interessante lettura del programma iconografico musivo, distinguendo un gruppo di scene di genere (Stagioni, Eroti pescatori, amanti), scene termali e sportive, da quelle di sequenze cerimoniali ("adventus"), e da quelli ben più ricche di implicazioni esegetiche dei vani di Orfeo e di Arione e dei vani della Piccola Caccia e della Frutta. Intravedendo nelle scene di caccia alle belve concetti di astuzia ritiene di dover collegare queste scene con i mosaici delle sale di Orfeo e le bestie terrestri, di Arione e le bestie marine, di Ulisse e Polifemo, e di Eros e Pan. Scorgendo invece tra le scene di caccia concetti di forza collega questi ai mosaici dell’aula triloba in cui i rapporti di forza nei confronti di esseri nefasti (Licurgo, Giganti, cavalieri Bistoni, i dodici avversari delle Fatiche) sono intesi come trionfo della "Virtus" sul male e sulle passioni umane. Una villa di tale magnificenza riflette tutta la complessità della vita e delle attività di un personaggio di altissimo rango nel tardo impero. Così, l’alto profilo del committente della Villa viene celebrato, in modo eloquente, proprio attraverso i mosaici che si sviluppano, con ricchezza compositiva, in una moltitudine di ambienti a carattere pubblico e privato. L'individuazione del committente della villa è stata fino ad oggi non compiuta: i nomi fatti sono tanti, ma le spiegazione del “tipo sociologico” e le considerazioni sulla "mentalità" di questo committente coincidono ormai: personaggio importante di rango senatorio, figura di intellettuale, "philosophus", con incarichi amministrativi anche in Africa. Mancando sicure testimonianze epigrafiche, nessuna ipotesi fatta è risolutiva del problema. Così si esprimeva Salvatore Calderone nel 1983: "...questo problema del proprietario è, in verità, una sorta di "processo indiziario: in mancanza di una prova chiara e distinta che potrà fornire le ragioni di un verdetto senza ombre, bisogna lavorare con gli indizi, valutandone peso e quantità". È assodato che i mosaici della Villa non sono distribuiti in modo casuale, con scopo puramente decorativo, ma esprimono contenuti e messaggi specifici in modo funzionale rispetto agli ambenti in cui sono stesi. In particolare, le scene di genere, con i busti raffiguranti le stagioni, o gli xenia, doni ospitali di frutta, uccelli o pesci, insieme alle numerose scene con eroti pescatori e vendemmianti, s’inseriscono nel cosiddetto “ciclo dei latifondi”, finalizzato anch’esso alla celebrazione del dominus attraverso la manifestazione della ricchezza e della produttività della sua terra. Nelle scene mitologiche troviamo una continuità simbolica: nella scena di Ulisse e Polifemo, nella figura di Orfeo che doma gli animali terrestri e di Arione che ammansisce quelli marini, si legge ancora un’esaltazione eroica del committente tramite immagini di trionfo della ragione sulla forza bruta, della Cultura sulle forze selvagge della Natura.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Consistenza fisica completa
  • Stato di conservazione: Buono
  • Copertura mobile: 4G
  • Livello copertura mobile: 10
Fonti

Guida Villa Romana del Casale, Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle Aree Archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi

Autore: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Collezionista: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Data: 2012

La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Guida all'interpretazione degli ornati musivi mito e realt tra gli ambienti della residenza tardoantica

Autore: Giada Cantamessa, Ilaria Cremona
Collezionista: Edizioni d'arte Kalos
Data: 2013

-PROGETTO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA_ I quaderni di Palazzo Montalbo

Autore: Guido Meli
Collezionista: Regione Siciliana
Data: 2007

Ente gestore

  • Tipologia ente: PARCO ARCHEOLOGICO
  • Denominazione: PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA
  • Direttore: Calascibetta Liborio
  • Indirizzo: Palazzo Trigona-Piazza Cattedrale, 20 94015 PIAZZA ARMERINA EN
  • Email: parco.archeo.villaromanacasale@regione.sicilia.it
  • Pec: direzione@pec.villaromanadelcasale.it
  • Telefono: 0935687667
  • Sito internet: https://www.villaromanadelcasale.it/

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :SP 90
  • Città :94015 - PIAZZA ARMERINA
  • Orari :Dalle ore 9:00 alle 16:00 con chiusura dei cancelli alle 17:00, nel periodo di ora solare; dalle ore 9:00 alle 18:00 con chiusura dei cancelli alle 19:00, nel periodo di ora legale.
  • Telefono : 0935687667
  • Sito web : http://villaromanadelcasale.it