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Area archeologica e Antiquarium di Solunto

SANTA FLAVIA (PA) - VIA COLLEGGIO ROMANO - LOCALITA' SOLUNTO PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO

Area archeologica e Antiquarium di Solunto



SANTA FLAVIA (PA) - VIA COLLEGGIO ROMANO - LOCALITA' SOLUNTO

PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO
Area archeologica e Antiquarium di Solunto

Solunto è uno dei tre centri fondati dai Fenici nella Sicilia occidentale fra l'VIII e il VII sec. a.C. Questo primo stanziamento è stato localizzato nell'area del pianoro di San Cristoforo sul promontorio di Solanto e fu distrutto nel 397 a.C. per opera di Dioniso di Siracusa. Solunto fu ricostruito sul Monte Catalfano alla metà del secolo IV a.C. circa. Le rovine che ad oggi sono presenti sul Monte appartengono, pertanto, alla città rifondata in età ellenistica.

Descrizione

La città ellenistica di Solunto si è sviluppata secondo un impianto di tipo ippodameo, costituito da grandi isolati rettangolari, definiti dall’incrocio di strade tra loro ortogonali. Questa griglia urbana dà origine a un impianto urbanistico rigoroso, che consentiva una precisa suddivisione e una funzionale collocazione degli spazi in relazione alla destinazione d’uso. La città era distinta in 3 principali aree: pubblica, privata e sacra. La zona pubblica si trovava al termine della Via dell’Agorà, in posizione eccentrica. La zona religiosa si poneva come intermediaria tra l’area privata e l’area pubblica; la zona degli edifici privati, invece, costituita prevalentemente da edilizia residenziale, come La Casa di Leda e La Casa di Arpocrate , si sviluppava lungo le vie trasversali. Gli edifici sacri si distinguono nettamente dai templi greci e, pur inserendosi nell’impianto ippodameo, risaltano come emblema della persistenza della cultura punica cui appartenevano gli abitanti di Solunto. È dunque nell’aspetto religioso che l’ethnos punico afferma la propria presenza attraverso particolari edifici sacri con caratteristiche distintive e originali. L’ingresso alla città avveniva per mezzo del principale asse viario (plateia), la Via dell’Agorà, vero fulcro della vita cittadina, poiché su di esso si affacciavano le botteghe e uno dei principali edifici sacri, l’altare a tre betili; la strada sfociava a Nord in una grande piazza (agorà) presso la quale si disponevano i principali edifici pubblici della città: la stoà ( il portico colonnato), la grande cisterna, il teatro, il bouleuterion (edificio nel quale si riuniva il consiglio cittadino) e il ginnasio(edificio destinato all'educazione fisica e intellettuale dei giovani). Gli storici greci e romani ci hanno tramandato i nomi della città: ∑ολεισ, ∑ολουσ, Solus, Soluntum; mentre la legenda di alcune monete greche riporta le lettere puniche KFR, che indica la dizione KAFARA,il cui significato è “villaggio”, interpretata come la versione punica del nome della città. La caratterizzazione del piano urbanistico e le tipologie abitative, emerse dagli scavi della città ellenistica e il materiale numismatico rinvenuto in situ, non permettono di datarne la fondazione in un’epoca anteriore al IV sec. a.C.. Riguardo al declino e alla fine della città, è verosimile che sia stata abbandonata volontariamente dai suoi abitanti in modo graduale a partire dagli inizi del III sec. d.C., quando le mutate condizioni socio-economiche della Sicilia tardo-imperiale provocarono un diffuso e progressivo declino di molti centri urbani.

Approfondimento storico

L’insediamento arcaico di Solunto, in cui i Fenici si stabilirono nel corso del sec. VII a.C., si estendeva nella piana di San Cristoforo, in prossimità del mare e della tonnara di Solanto; cosi come Panormus e Motya, anch’esse città puniche, viveva del mare e commerciava i prodotti che vi arrivavano con gli indigeni dell'entroterra. Solunto fu distrutta per opera di Dioniso di Siracusa nel 397 a.C. e fu ricostruita sul vicino Monte Catalfano intorno alla metà del IV sec. a.C.. Nel 307 a.C. la città doveva essere già ricostruita, perché lo storico greco Diodoro Siculo ci informa che le truppe di Agatocle reduci dall'Africa vi furono accolte.

Approfondimento tecnico

Tra le infrastrutture di Solunto, si distinguono le strade, pavimentate o costruite a gradoni per mitigare la forte pendenza.Un particolare aspetto è rappresentato inoltre dai complessi sistemi di approvvigionamento di acqua potabile ed anche di smaltimento delle acque meteoriche o di uso quotidiano, la cui realizzazione costituiva l’indispensabile premessa per lo stesso insediamento sulla collina di Solunto. Per l’approvvigionamento e la conservazione dell’acqua si doveva ricorrere a grandi cisterne, localizzate sia nelle singole case sia nei luoghi pubblici. Tra queste ultime si distinguono la grande cisterna ubicata sul lato Nord dell’agorà e la grande cisterna nella zona alta della città. Lo smaltimento delle acque meteoriche veniva regolato con appositi canali ( ambitus),spazi vuoti posti longitudinalmente al centro delle insulae (isolati). Una recente ipotesi di studio ha proposto l'interpretazione di alcune cisterne come pozzi, che avrebbero utilizzato vene di acqua in risalita che dopo i primi due secoli di vita della città si sarebbero esaurite.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Stato di Rudere
  • Stato di conservazione: Discreto
  • Copertura mobile: 3G
  • Livello copertura mobile: 2
Fonti

“ Solunto. Antiquarium”

Autore: xxx
Collezionista: Assessorato dei beni culturali e p.i..Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali. Servizio per i beni archeologici.
Data: 2003

LE MURATURE ARCHEOLOGICHE: CONOSCENZA STORICA, TECNOLOGICA E MATERICA

Autore: F.Fernandez
Collezionista: Il Prato
Data: 2006

IL SITO ARCHEOLOGICO DI SOLUNTO - STUDI PER LA CONSERVAZIONE DELLE MURATURE

Autore: F.Fernandez , A.M.Lucchesi Palli, G.Russo
Collezionista: Kronos
Data: 2005

Guida breve di Solunto

Autore: Caterina Greco
Collezionista:
Data: 2005

A spasso per Solunto

Autore: a cura di Francesca Spatafora
Collezionista: Assessorato regionale dei beni culturali ambientali e della pubblica istruzione, Dipartimento dei beni culturali ambientali ed educazione permanente
Data: 2006

Die Agora von Solunt Öffentliche Gebäude und öffentliche Räume des Hellenismus im griechischen Westen

Autore: Markus Wolf
Collezionista: Reichert
Data: 2013

Sicilia dal cielo- Le città antiche

Autore:
Collezionista: Maimone Editore
Data: 1994

Ente gestore

  • Tipologia ente: PARCO ARCHEOLOGICO
  • Denominazione: PARCO ARCHEOLOGICO DI HIMERA, SOLUNTO E IATO
  • Direttore: Targia Domenico
  • Indirizzo: Via Collegio Romano - Località Solunto 90017 SANTA FLAVIA PA
  • Email: parco.archeo.himera@regione.sicilia.it
  • Pec: parcoarcheol.himerasoluntoiato@pec.it
  • Telefono: 091905043

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :Via Collegio Romano, 90017, Solunto
  • Città :90017 - SANTA FLAVIA
  • Orari :Orario Invernale: 09:00 - 17:30 (ultimo ingresso ore 16.30)
    Orario Estivo: 09:00 - 18:30 (ultimo ingresso ore 17.30)

    Domenica e festivi aperto solo la mattina 09:00 - 14:00 (ultimo ingresso ore 13.00)
  • Telefono : 091905043