L’imponente bastione San Giorgio venne costruito, su disegno dell’ingegnere Pedro Prado, a partire dal 1551, come parte integrante del progetto di adeguamento delle strutture difensive del Castello per fare fronte allo sviluppo delle moderne artiglierie. Così chiamato per la vicinanza con la porta S. Giorgio che si apriva nel tratto di mura contigue alla fortezza, il bastione, che ingloba il più antico Bastione circolare di S. Pietro, ha conservato il particolare paramento a bugne (cioè con la superficie del muro caratterizzata da blocchi lavorati e messi in opera in modo che la faccia esterna di ciascun blocco presenti una parte sporgente, chiamata bugna). Nel corso dei lavori di recupero dei resti di Castello a Mare, lo svuotamento dell’interro del fossato che separava la fortezza dalla città ha consentito la messa a nudo, fino alla base e per un'altezza di circa m 6, dello zoccolo bugnato del bastione. Su uno dei blocchi è visibile la raffigurazione in bassorilievo degli strumenti utilizzati per scalpellare la pietra.
Le strutture del bastione di San Giorgio, per quanto mutilate in seguito agli eventi traumatici della demolizione del 1922 e ridimensionate dalla rete stradale realizzata a servizio delle varie attività che si svolgevano nell’area, ancora oggi sorprendono per estensione ed imponenza. Il bastione occupava l’angolo nord-occidentale della fortezza ed era caratterizzato dalla tipica pianta a punta di lancia. I due muri perimetrali, che dalla punta divergendo si dipartivano, si raccordavano alla retrostante muratura dando luogo a quella particolare sporgenza di forma semicircolare (chiamata orecchione) che consentiva un migliore controllo dei fianchi ovest e nord della fortezza. Realizzato in risposta ed opposizione alle moderne artiglierie che puntavano sul tiro teso piuttosto che sul tiro piombante caratteristico delle macchine da guerra fino al Quattrocento, la sua costruzione utilizza grandi masse di terra atte a smorzare la forza d’urto del proiettile nemico. L’utilizzo, inoltre, di superfici inclinate smorzava l’effetto d’impatto dei proiettili e ne favoriva il rimbalzo rispetto allo stesso angolo di incidenza. Oggi si conservano solo parte del muro occidentale del bastione e l’orecchione meridionale, poiché verso nord ovest la struttura venne tagliata dall’apertura di Via Patti. Su questo fronte sono stati tuttavia ritrovati i setti murari, realizzati a distanza costante l’uno dall’altro destinati a contenere le masse di terra dei terrapieni. Di fronte al bastione di San Giorgio si trovava la Chiesa di San Pietro la Bagnara, costruita, secondo quanto riferisce il Pirri, da Roberto il Guiscardo. Nel 1127 fu aggregata ad una chiesa dello stesso titolo esistente a Bagnara in Calabria, della quale seguì per lungo tempo la sorte, ma per problemi legati alla sicurezza del Castello nel 1834 fu demolita.
Informazioni
- Consistenza fisica: Stato di Rudere
- Stato di conservazione: Discreto
- Copertura mobile: 4G
- Livello copertura mobile: 8
Anno: 1988
Opere di recupero condotte dalla soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di Palermo
Anno: 2000
Opere di recupero di tutte le principali emergenze architettoniche scampate alla demolizione e dell’originaria spazialità del complesso monumentale, grazie ad un progetto finanziato dalla comunità europea al comune di Palermo.
Ente gestore
- Tipologia ente: MUSEO
- Denominazione: Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas
- Direttore: Giuseppe Carmelo Parello
- Indirizzo: Via Bara all'Olivella, 24 90133 PALERMO PA
- Email: urpmuseopa@regione.sicilia.it
- Pec: museo.archeo.salinas@certmail.regione.sicilia.it
- Telefono: 0916116805 0916116806
- Sito internet: www2.regione.sicilia.it/bbccaa/salinas/index.html