Intorno alla metà del Cinquecento, sotto il regno di Carlo V (1516-1556), il vicerè Juan de Vega fece dotare la fortezza del Castello a Mare di un nuovo sistema bastionato. Di questo sistema, progettato dall’ingegnere Pedro Prado, facevano parte il bastione di San Giorgio e quello di San Pasquale, posti rispettivamente in corrispondenza dell’angolo nord-ovest e di quello sud-ovest della fortezza. Le parti basamentali di entrambi i baluardi, dalla tipica forma a punta di lancia, sono state riscoperte, insieme al grande fossato, nel corso dei recenti lavori di scavo, essendosi parzialmente salvate dalla demolizione.
La demolizione degli edifici affacciati sulla Cala, di alcune strutture del Mercato ittico e degli scivoli a mare, ha permesso, recentemente, il riemergere delle cortine murarie del bastione, o baluardo, di San Pasquale e del muro di cinta della fortezza originariamente lambito dal mare. Il bastione occupava l’angolo sud-occidentale della fortezza ed era caratterizzato dalla tipica pianta a punta di lancia, con il vertice rivolto verso Sud-Ovest. Come nel bastione San Giorgio, i due muri perimetrali, che dalla punta divergendo si dipartivano, si raccordavano alla retrostante muratura dando luogo a quella particolare sporgenza di forma semicircolare (chiamata orecchione) che consentiva un migliore controllo dei fianchi ovest e sud della fortezza. Realizzato in risposta ed opposizione alle moderne artiglierie che puntavano sul tiro teso piuttosto che sul tiro piombante caratteristico delle macchine da guerra fino al Quattrocento, la sua costruzione utilizza grandi masse di terra atte a smorzare la forza d’urto del proiettile nemico. L’utilizzo, inoltre, di superfici inclinate smorzava l’effetto d’impatto dei proiettili e ne favoriva il rimbalzo rispetto allo stesso angolo di incidenza.
Informazioni
- Consistenza fisica: Stato di Rudere
- Stato di conservazione: Discreto
- Copertura mobile: 4G
- Livello copertura mobile: 8
Anno: 1988
Opere di recupero condotte dalla soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di Palermo;
Anno: 2000
Opere di recupero di tutte le principali emergenze architettoniche scampate alla demolizione e dell’originaria spazialità del complesso monumentale, grazie ad un progetto finanziato dalla comunità europea al comune di Palermo.
Ente gestore
- Tipologia ente: MUSEO
- Denominazione: Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas
- Direttore: Giuseppe Carmelo Parello
- Indirizzo: Via Bara all'Olivella, 24 90133 PALERMO PA
- Email: urpmuseopa@regione.sicilia.it
- Pec: museo.archeo.salinas@certmail.regione.sicilia.it
- Telefono: 0916116805 0916116806
- Sito internet: www2.regione.sicilia.it/bbccaa/salinas/index.html