Al centro del Bastione di San Giorgio è visibile un torrione circolare, il bastione San Pietro, che prende il nome dalla antistante chiesa di San Pietro la Bagnara (demolita nel 1834) e che venne costruito a partire dal 1524. Il poderoso torrione è quanto resta di un grande progetto di riconfigurazione del castello, elaborato dall’ingegnere del Regno di Sicilia, Pietro Antonio Tomasello da Padova, e solo in minima parte realizzato. Il torrione, successivamente inglobato all’interno del massiccio bastione di San Giorgio, ha pianta circolare di circa 25 metri di diametro, ha base scarpata ed è organizzato su 3 livelli: due livelli di casamatte (ambienti per ospitare le artiglierie) coperte e una piattaforma scoperta. Progettato per le artiglierie all’epoca in cui il Castello a Mare era sede del governo viceregio, oggi è stato interamente riportato alla luce.
Durante i lavori di demolizione di alcuni capannoni vennero portate alla luce le strutture, ancora perfettamente conservate, relative alla possente torre cilindrica, o bastione di San Pietro, unico elemento superstite di un grandioso progetto di riconfigurazione del castello, iniziato nel 1524 e solo in minima parte realizzato. Il progetto era stato affidato all’ingegnere del Regno di Sicilia Pietro Antonio Tomasello da Padova e prevedeva sia un potenziamento delle difese per fare fronte al progredire delle armi da fuoco, sia la costruzione di una prestigiosa e imponente struttura con un’ala residenziale destinata a ospitare i vicerè. La torre, posta in corrispondenza dell’angolo nord-ovest della fortezza e successivamente inglobata all’interno del massiccio bastione di San Giorgio, ha pianta circolare, di circa 25 metri di diametro, mentre lo spessore murario raggiunge i 7 metri. È costruita con una possente muratura che ha paramento interno in pietrame di varie dimensioni misto a ciottoli e frammenti di cotto uniti con abbondante malta di calce, mentre il paramento esterno è costituito da blocchi regolari di arenaria. La torre è organizzata su tre livelli: due casamatte (locali destinati a ospitare l’artiglieria) ed una piattaforma a cielo aperto protetta da merloni. Al di sotto della piattaforma, in corrispondenza del vano della casamatta, sono state messe in luce quattro cannoniere realizzate, in gruppi di due, a ridosso dei muri nord e ovest della fortezza quattrocentesca; questi ultimi sono stati rimaneggiati nel corso dei lavori di ampliamento del sistema fortificato. Lo scavo sul lato orientale della torre ha consentito il rinvenimento della casamatta inferiore (l’unica a cui è stato possibile finora accedere), il cui vano interno è coperto da una cupola ad anelli con oculo centrale.
Informazioni
- Consistenza fisica: Stato di Rudere
- Stato di conservazione: Discreto
- Copertura mobile: 4G
- Livello copertura mobile: 8
Anno: 1988
Opere di recupero condotte dalla soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di Palermo
Anno: 2000
Opere di recupero di tutte le principali emergenze architettoniche scampate alla demolizione e dell’originaria spazialità del complesso monumentale, grazie ad un progetto finanziato dalla comunità europea al comune di Palermo.
Ente gestore
- Tipologia ente: MUSEO
- Denominazione: Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas
- Direttore: Giuseppe Carmelo Parello
- Indirizzo: Via Bara all'Olivella, 24 90133 PALERMO PA
- Email: urpmuseopa@regione.sicilia.it
- Pec: museo.archeo.salinas@certmail.regione.sicilia.it
- Telefono: 0916116805 0916116806
- Sito internet: www2.regione.sicilia.it/bbccaa/salinas/index.html