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Villa Romana del Casale

PIAZZA ARMERINA (EN) - SP90 PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA

Villa Romana del Casale



PIAZZA ARMERINA (EN) - SP90

PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA
Villa Romana del Casale

https://www.villaromanadelcasale.it/

Dal corridoio della “grande caccia”, che ha una funzione di atrio monumentale, salendo alcuni gradini si giunge alla Basilica. Un mosaico estremamente elaborato introduce all’ambiente più ufficiale della residenza, ossia la sala delle udienze, a cui si accedeva attraverso un grande ingresso monumentale tripartito da due alte colonne in granito rosa egiziano. A questa aula è riservata la decorazione più ricca della villa: preziose lastre di marmi policromi (opus sectile), provenienti da tutta l’area mediterranea - che rivestivano non solo il pavimento ma originariamente anche le pareti della grande aula absidata - suggeriscono l’importanza e l’ufficialità dell’ambiente.

Descrizione

Impiegato dal dominus come imponente sala delle udienze e di ricevimento, era il luogo più ufficiale della residenza che collocato a conclusione del percorso pubblico ascendente, con la sua posizione sopraelevata dominava tutta la villa. L’intera sala è lunga circa 29,5 metri, corrispondenti a 100 piedi romani, misura frequentemente utilizzata nelle basiliche del tempo, che prendono l’appellativo di “centenarie”. Ogni misura e ogni spazio della sala è calcolato secondo una precisa logica armonica, come il lato lungo del piano che, esclusa l’abside, misura 26 m., il doppio del lato breve. La presenza di un rivestimento marmoreo policromo caratterizzato da uno schema geometrico unitario a fasce sette parallele impostate sull’asse longitudinale - secondo la tecnica dell’opus sectile che consisteva nel tagliare e sagomare le lastre e nell’accostarle seguendo un preciso disegno simmetrico e ripetitivo - su tutte le superfici conservate della grande aula rettangolare absidata, posta al vertice dall’intero progetto architettonico della Villa del Casale, dimostra l’imprescindibilità di tale opera (che consideravano più preziosa del mosaico) all’interno delle scelte decorative in età tardoantica per i vani di maggior prestigio e rappresentanza. Pur dunque all’interno di un complesso in cui il mosaico, geometrico e figurato, aveva certamente rappresentato per la committenza un elemento fortemente distintivo, per la sala di maggior impegno ed estensione si seguirono, fin dall’origine e senza modifiche nelle diverse fasi di vita del complesso, i principali modelli urbani contemporanei. Questo è evidente già nelle dimensioni generali impostate, con uno sviluppo “centenario” della lunghezza della sala e con un conseguente elevato, impostato sui grandi fusti monolitici in granito rosso di Assuan posti a tripartire l’ingresso dal Corridoio della Grande Caccia. Rispetto a quest’ultimo, una leggera rotazione di due gradi caratterizzava lo sviluppo longitudinale della sala fino alla zona absidata6, che invece si presenta nuovamente in asse con il grande ambulacro e il peristilio. La superficie pavimentale è distinta nettamente tra questi due spazi, separati da un gradino di 20 cm e soprattutto diversificata nel disegno dell’opus sectile. Al centro dell’abside, dove il dominus sedeva per dialogare con i suoi ospiti, i marmi pavimentali creano una grande ruota di porfido, marmo tra i più pregiati (foto da Gallocchio). Al centro della parete dell’abside si apre una nicchia che Gentili presume contenesse una monumentale statua di Ercole, della quale si è ritrovata la testa durante gli scavi archeologici. Contrafforti collocati all’esterno della basilica, dietro l’abside, furono realizzati in una fase successiva, forse in periodo bizantino (tra il V e il VI secolo d.C.) quando la villa è stata rinforzata e protetta da mura. Tra i meriti del progetto per la seconda copertura realizzata è la possibilità di accedere alla Basilica: ipotizzando che la sala fosse ricoperta da un soffitto a cassettoni, con struttura portante a capriate, i progettisti hanno riconfigurato le altezze ed il soffitto originari. Prendendo per la prima volta in considerazione anche le impronte pavimentali conservate in quasi tutte zone prive del rivestimento marmoreo, ne è emersa una nuova planimetria (figura da Gallocchio) da cui è da subito evidente l’elevato livello conservativo dei resti: rimangono in situ oltre il 30% delle lastre marmoree e la quasi totalità dei circa 360 m2 del vano mostra ancora la preparazione originaria con le impronte in negativo dell’originario rivestimento. Le uniche lacune si collocano lungo il fronte verso la Grande Caccia, probabilmente a causa dei lavori di restauro delle murature che sono intervenuti per la prima copertura della Villa, nonché per due saggi di scavo realizzati nel 1970 nei pressi della gradinata di accesso. A ciò si devono aggiungere gli interventi d’età arabo-normanna, e cioè i due pozzi, tra i numerosi realizzati in quel periodo all’interno del complesso, che hanno attraversato le stratigrafie di abbandono e lo stesso pavimento fino al raggiungimento della falda. La presenza di questa, insieme ad alcuni resti obliterati di precedenti fasi12, è probabilmente la causa dei forti avvallamenti presenti sulla superficie pavimentale, plasticamente deformata, sulla metà meridionale dell’aula absidata, ma anche nell’adiacente appartamento padronale e il settore corrispondente della Grande Caccia. Diversa è invece la condizione dell’altra metà che, pur priva di gran parte delle lastre, mostra i negativi delle stesse incisi nel cementizio integro e in piano, poiché questo settore è stato fondato direttamente sul banco naturale di arenaria, appositamente sbancato anche per la realizzazione dell’altro appartamento immediatamente a nord.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Consistenza fisica parziale
  • Stato di conservazione: Discreto
  • Copertura mobile: 4G
  • Livello copertura mobile: 10
Fonti

Guida Villa Romana del Casale, Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle Aree Archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi

Autore: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Collezionista: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Data: 2012

La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Guida all'interpretazione degli ornati musivi mito e realt tra gli ambienti della residenza tardoantica

Autore: Giada Cantamessa, Ilaria Cremona
Collezionista: Edizioni d'arte Kals
Data: 2013

PROGETTO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA_ I quaderni di Palazzo Montalbo

Autore: Guido Meli
Collezionista: Regione Siciliana
Data: 2007

Ente gestore

  • Tipologia ente: PARCO ARCHEOLOGICO
  • Denominazione: PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA
  • Direttore: Calascibetta Liborio
  • Indirizzo: Palazzo Trigona-Piazza Cattedrale, 20 94015 PIAZZA ARMERINA EN
  • Email: parco.archeo.villaromanacasale@regione.sicilia.it
  • Pec: direzione@pec.villaromanadelcasale.it
  • Telefono: 0935687667
  • Sito internet: https://www.villaromanadelcasale.it/

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :SP 90
  • Città :94015 - PIAZZA ARMERINA
  • Orari :Dalle ore 9:00 alle 16:00 con chiusura dei cancelli alle 17:00, nel periodo di ora solare; dalle ore 9:00 alle 18:00 con chiusura dei cancelli alle 19:00, nel periodo di ora legale.
  • Telefono : 0935687667
  • Sito web : http://villaromanadelcasale.it