Procedendo dal portico orientale del Peristilio, attraverso tre scalinate ed un colonnato, si giungeva a questo spazio di grande ufficialità: per le sue dimensioni (circa 60 metri di lunghezza), per il rivestimento marmoreo parietale e la presenza di absidi sui lati corti. Luogo di sosta per chi attendeva di essere ricevuto nella sala delle udienze, detto “Corridoio della Grande Caccia” per l’eccezionale rappresentazione musiva delle battute di caccia per la cattura di animali da esibire negli spettacoli circensi a Roma. Si dispiega, così, in un unico ambiente, una grande carta geografica dell’Impero, dall’estremo occidente all’estremo oriente, popolata da una notevole varietà di animali, feroci come i leoni, singolari come i rinoceronti e mitici come il grifone, nella quale si animano militari-cacciatori, funzionari imperiali che dirigono le operazioni e inservienti dediti al trasporto e al carico delle belve sulle navi.
Imponente galleria biabsidata con un ruolo preminente nell’architettura della Villa, svolgendo una triplice funzione: come asse di distribuzione degli appartamenti padronali ad est, come corridoio di collegamento con il triclinio triabsidato a sud ed infine coma atrio di accesso alla Basilica. Il carattere eccezionale dell’ambiente viene confermato anche nelle rappresentazioni musive pavimentali: le varie scene di cattura, di trasporto, si svolgono in successione, quasi fondendole in un unico racconto. Alle estremità laterali (entro le absidi) sotto forma di figure femminili le due province estreme dell'impero romano: l'India a destra e la Mauritania a sinistra. Nella parte sinistra del corridoio le cinque province che formavano la diocesi dell'Africa: Bizacena, Mauretania, Numidia, Proconsolare e Tripolitania. Per ogni provincia è rappresentata una scena di caccia con un animale tipico del luogo, mentre gli animali catturati vengono trasportati al porto di Cartagine ed imbarcati. Al centro del corridoio è raffigurato lo sbarco degli animali al porto di Ostia. Sul lato meridionale della galleria, in corrispondenza all’ingresso dell’appartamento padronale sud (in basso a sinistra), si incontra un gruppo di tre figure, tra le quali spicca quella centrale, che rappresenta un uomo anziano descritto con un volto segnato da uno sguardo profondo e grave, che si appoggia a un alto bastone a fungo e con un abbigliamento particolarmente fastoso (copricapo pileus pannonicus, mantello e tunica entrambi orbicolati, maniche listate strette ai polsi ed il cingulum in vita). Tutti questi elementi lo caratterizzano come un militare di alto livello, tanto che dispone anche di guardie personali, i protectores, che si collocano accanto a lui, armate di grandi scudi. Alcuni studiosi, vista la caratterizzazione fisionomica del personaggio, hanno ritenuto si trattasse del ritratto del dominus della villa, che ha voluto lasciare la propria effigie in uno degli ambienti più importanti della residenza. Il lungo ambulacro descrive - con un complesso e metaforico racconto musivo - l’apoteosi del potere imperiale, attraverso la cattura di animali per i giochi nell’anfiteatro romano e celebra il ruolo del padrone di casa nella organizzazione di tali imprese. Nel lato meridionale del corridoio è evidente un notevole avallamento del piano pavimentale la cui origine è dovuta ad una progressiva erosione del suolo sottostante con cedimenti avvenuti durante le fasi di realizzazione della Villa – a causa della naturale conformazione e composizione del terreno – e sul quale infine decisero di posare comunque l’ornato musivo.
Al centro del lato meridionale della galleria (in corrispondenza all’ingresso dell’appartamento padronale sud), in basso a sinistra, si incontra un gruppo di tre figure, tra le quali spicca quella centrale, che rappresenta un uomo anziano descritto con un volto segnato da uno sguardo profondo e grave, che si appoggia a un alto bastone a fungo e con un abbigliamento particolarmente fastoso (copricapo pileus pannonicus, mantello e tunica entrambi orbicolati, maniche listate strette ai polsi ed il cingulum in vita). Tutti questi elementi lo caratterizzano come un militare di alto livello, tanto che dispone anche di guardie personali, i protectores, che si collocano accanto a lui, armate di grandi scudi. Alcuni studiosi, vista la caratterizzazione fisionomica del personaggio, hanno ritenuto si trattasse del ritratto del dominus della villa, che ha voluto lasciare la propria effigie in uno degli ambienti più importanti della residenza. Il lungo ambulacro descrive - con un complesso e metaforico racconto musivo - l’apoteosi del potere imperiale, attraverso la cattura di animali per i giochi nell’anfiteatro romano e celebra il ruolo del padrone di casa nella organizzazione di tali imprese.
Nel lato meridionale del corridoio è evidente un notevole avallamento del piano pavimentale la cui origine è dovuta ad una progressiva erosione del suolo sottostante con cedimenti avvenuti durante le fasi di realizzazione della Villa - causati dalla naturale conformazione e composizione del terreno – e sul quale infine decisero di posare comunque l’ornato musivo.
Informazioni
- Consistenza fisica: Consistenza fisica parziale
- Stato di conservazione: Discreto
- Copertura mobile: 4G
- Livello copertura mobile: 10
Guida Villa Romana del Casale, Parco Archeologico della Villa Romana del Casale e delle Aree Archeologiche di Piazza Armerina e dei comuni limitrofi
Autore: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Collezionista: Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana Dipartimento dei Beni Culturali e dell'Identit Siciliana
Data: 2012
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, Guida all'interpretazione degli ornati musivi mito e realt tra gli ambienti della residenza tardoantica
Autore: Giada Cantamessa, Ilaria Cremona
Collezionista: Edizioni d'arte Kals
Data: 2013
-PROGETTO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA_ I quaderni di Palazzo Montalbo
Autore: Guido Meli
Collezionista: Regione Siciliana
Data: 2007
Ente gestore
- Tipologia ente: PARCO ARCHEOLOGICO
- Denominazione: PARCO ARCHEOLOGICO DI MORGANTINA E DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE DI PIAZZA ARMERINA
- Direttore: Carmelo Nicotra
- Indirizzo: Palazzo Trigona-Piazza Cattedrale, 20 94015 PIAZZA ARMERINA EN
- Email: parco.archeo.villaromanacasale@regione.sicilia.it
- Pec: direzione@pec.villaromanadelcasale.it
- Telefono: 0935687667
- Sito internet: https://www.villaromanadelcasale.it/