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Area archeologica di Morgantina - Museo di Aidone

AIDONE (EN) - LARGO TORRES TRUPPIA

Area archeologica di Morgantina - Museo di Aidone



AIDONE (EN) - LARGO TORRES TRUPPIA

Area archeologica di Morgantina - Museo di Aidone

La Testa di Ade (o Barbablù) è una testa in terracotta policroma di età ellenistica che raffigura molto probabilmente il dio greco degli inferi Ade, divinità legata al culto di Demetra e Kore. Rara e pregiata, è unica nel suo genere; sia per il tipo di materiale utilizzato, assai fragile, che per le consistenti tracce di policromia, rosso mattone nei capelli e blu nella barba, colori che le hanno valso il soprannome di Barbablú.

Descrizione

Modellata a mano e cava internamente, la testa si presenta fratturata alla base del collo, lasciando presumere sia appartenuta a un busto o a una statua. Le dimensioni sono pari al vero, essendosi conservata pressoché integralmente per un’altezza massima di 26,7 cm (10 ½ in.) e una larghezza massima di 20,4 cm (8 in.). Le labbra sono socchiuse e contornate superiormente da una sottile striscia d’argilla in leggero rilievo, su cui sono appena visibili dei brevi solchi obliqui incisi, atti a rendere i baffi. Il contorno degli occhi è segnato da incavi molto profondi che, se oggi contribuiscono a rendere penetrante lo sguardo della figura, un tempo dovevano alloggiare le ciglia, realizzate probabilmente in metallo, com’era consuetudine nella scultura greca. Una sottile incisione circolare, ben più evidente nell’occhio destro, segna il contorno delle pupille.

Approfondimento storico

Attraverso rogatorie internazionali della Procura della Repubblica di Enna, con la collaborazione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Nucleo di Palermo e la disponibilità del Consolato Italiano a Los Angeles e del Paul Getty Museum di Los Angeles, la testa, trafugata negli anni settanta dal sito archeologico di Morgantina, è rientrata in Italia il 29 gennaio 2016. Arrivata nel mercato antiquario l’opera fu acquistata dal magnate americano Maurice Tempelsman e nel 1985 acquisita dal Paul Getty Museum di Malibù. Nel 2007 Serena Raffiotta, nell'ambito di uno studio sulle terrecotte figurate da San Francesco Bisconti, individuava un ricciolo di colore blu; Lucia Ferruzza (archeologa del Dipartimento Beni Culturali della Regione Siciliana, che aveva pubblicato il catalogo delle terrecotte del Getty Museum) fu colpita dal confronto con la testa di Ade; a questo punto Alex Walthall (archeologo della missione archeologica americana a Morgantina) individuò nei magazzini del Museo di Aidone altri riccioli pertinenti alla testa. A seguito dell’esito positivo della comparazione, il Getty manifestò nel 2013 la volontà di restituire all’Italia l’opera.

Approfondimento tecnico

La caratteristica più singolare dal punto di vista tecnico è la resa della folta capigliatura e della fitta barba. I riccioli che le connotano furono modellati singolarmente a mano e rifiniti a stecca (sono ben evidenti le tracce), quindi applicati alla testa prima della cottura. Fu in questo stesso momento che l’ignoto abilissimo artigiano avrebbe rivestito di un doppio strato d’ingobbio argilloso l’intero manufatto, preparandolo così al prezioso rivestimento policromo che, applicato una volta ultimatane la cottura, ancora oggi straordinariamente si conserva su viso, barba e capelli. Su questo dettaglio, che rende l’opera un autentico capolavoro, ci soffermeremo più avanti.

Informazioni

  • Consistenza fisica: Consistenza fisica parziale
  • Stato di conservazione: Buono
  • Copertura mobile: 4G
  • Livello copertura mobile: 8

Area Multimedia

Informazioni

  • Indirizzo :Largo Torres Truppia, 1, 94010
  • Città :94010 - AIDONE